domenica 29 novembre 2009

Il Wireless (WiFi) e le sue funzioni

Il Wireless (senza fili) sono i sistemi di comunicazione tra dispositivi elettronici, che non fanno uso di cavi, invece i tradizionali sistemi sono le wired.

Le reti locali Wireless possono utilizzare come mezzo trasmissivo le onde radio, la luce infrarossa o i sistemi laser.


Le onde radio vengono utilizzate dalle reti tipo Wi-Fi cioè reti che devono coprire ambienti eterogenei dove le diverse postazioni da collegare non sono necessariamente visibili, infatti possono essere separate da muri o da intercapedini.

Le reti basate su infrarossi vengono utilizzate per collegare dispositivi visibili direttamente, sono lente e spesso utilizzano dispositivi dedicati infatti sono in disuso sostituite quasi totalmente dai dispositivi Bluetooth.

Le reti basate su Laser vengono utilizzate normalmente per collegare sottoreti costruite utilizzando altre tecnologie. Il Laser viene utilizzato per la sua elevata velocità di trasmissione. Un tipico esempio è il collegamento delle reti di due edifici vicini. Il laser ha il problema di essere sensibile alle condizioni esterne e alle vibrazioni infatti anche queste tipologie di dispositivi sono considerati in disuso e quasi sempre sostituiti da collegamenti via onde radio.

Un Access Point di tipo IEEE 802.11 può comunicare solitamente con 30 client situati in un raggio di 100 m. Tuttavia questa caratteristica varia a seconda di diversi fattori, il posizionamento, la presenza di ostacoli, l'interferenza con altri campi elettromagnetici, la potenza dei dispositivi. Per aumentare la distanza di trasmissione, esistono dei ripetitori che amplificano i segnali radio. In condizioni sperimentali, le reti wireless possono raggiungere una capacità di diversi chilometri.





Sicurezza wifi


Il problema principale delle reti senza filo è la sicurezza. I segnali radio, essendo diffusi nell'etere, possono essere intercettati senza difficoltà. Di conseguenza è necessario prendere contromisure di tipo crittografico per garantirne la riservatezza. Lo standard inizialmente proposto per questo compito era il WEP a 40 o 104 bit, ma la debolezza di questo protocollo, che lo rendevano molto poco sicuro imposero ben presto una sua sostituzione con il WPA, che utilizza una variante dell'algoritmo WEP a cui sono state rimosse le principali debolezze.

Il protocollo WPA2, ratificato nel 2004, si basa sull'algoritmo di cifratura l'AES che garantisce un'elevata sicurezza ma non è compatibile con le apparecchiature della generazione precedente.











Tipologia di reti


Esistono essenzialmente diverse tipologie di reti Wi-Fi e tra le più usate in ambito domestico troviamo:



Ad-Hoc mode












Infrastructure mode





 Le reti wireless  utilizzano  radiofrequenze, perchè i dispositivi non devono essere obbligatoriamente allineati e perchè viene utilizzata una frequenza molto più alta per impedire che il segnale sia disturbato. Il protocollo standard per la trasmissione via radiofrequenza viene chiamato IEEE 802.11 (IEEE è il nome dell'ente che ha dettato le specifiche del protocollo: Institute of Elettrical and Electronics Engineers).

Gli standard attualmente disponibili sono:



IEEE 802.11b: connessione a 11Mbps


IEEE 802.11g: connessione a 54Mbps


IEEE 802.11t: connessione a 108Mbps











venerdì 18 settembre 2009

Problema Chiavetta 3? Errore 619, no problem!



 

Esempio:


Huawei E156G

• HSDPA/UMTS (2100 MHz)
EDGE/GPRS/GSM (850/900/1800/1900 MHz)
• Download HSDPA fino a 3.6 Mbps1
• Dimensioni: 88x25,9x11,7 mm
• Peso 40g
• Supporto SMS
• Plug and Play
• Slot per scheda di memoria esterna MicroSD
sino a 4 GB
• Connettore per antenna esterna



Se installando la vostra chiavetta 3 successivamente alla connessione non va, ci sono diverse soluzioni:
-La Prima può essere che bisogna cambiare l’impostazione dell’APN in default “data card.tre.it” in “tre.it” ed impostarlo su predefinito e salvare.
-La seconda può essere che il vostro Firewall deve essere disattivato
-La Terza che ci sono problemi di rete temporanea e bisogna chiamare al numero verde 800.179.797

N.B. da ricordare sempre però che deve stare impostato a UMTS/HSDPA.






martedì 1 settembre 2009

lunedì 31 agosto 2009

Tv lcd con schermo OLED

La novità del momento sono le nuove tv con tecnologia OLED (l'acronimo di Organic Light Emitting Diode), cioè formati da diodi organici a emissione di luce, che a differenza degli lcd tradizionali; lcd che presenta una sorgente luminosa che da luce ai cristalli liquidi, negli oled la capacità nell'emissione di emettere luce è propria.

Un display OLED è composto da vari strati sovrapposti: su un primo strato trasparente, che ha funzioni protettive, viene deposto uno strato conduttivo trasparente che funge da anodo; successivamente vengono aggiunti 3 strati organici: uno per l'iniezione delle lacune, uno per il trasporto di elettroni, tra di essi, i tre materiali elettroluminescenti (rosso, verde e blu), disposti a formare un unico strato composto da tanti elementi, ognuno di loro formato dai tre microdisplay colorati.  Alla fine è deposto uno strato riflettente che funge da catodo.
Le tecnologia oled sono diverse, abbiamo:
AMOLED (Active Matrix OLED)
SM-OLED (Small molecules OLED)
PHOLED (Phosphorescent OLED)
TOLED (Transparent Organic Light Emitting Device)
PLED (Polymer light-emitting diodes)
SOLED (Stacked OLED)

Vantaggi:

Questa tecnologia è considerata una delle tecnologie più promettenti, sopratutto per la sua "semplicità" d'uso. Si avvantaggia notevolmente, rispetto a quella LCD grazie ad un processo produttivo più economico. Gli OLED possono essere "stampati" teoricamente su ogni tipo di sub-strato utilizzando una tecnologia simile a quella a getto di inchiostro. La prospettiva di utilizzo su supporti flessibili è inoltre pienamente compatibile.

La cromia, la luminosità e gli angoli di visione sono nettamente superiori rispetto alle soluzioni LCD proprio perché sono gli stessi pixel OLED ad emettere luce. I neri sono più profondi perché per ottenerli i sub-pixel si spengono con evidenti conseguenze positive anche sui consumi energetici.

Negli LCD l'energia viene dispersa soprattutto perché i cristalli liquidi dei display richiedono polarizzazioni che filtrano la metà della luce emessa dalla sorgente interna. A loro volta gli stessi filtri colore assorbono altri due terzi delle emissioni luminose. Uno schermo normale lcd produce una quantità minore di luce circa il 16%



Svantaggi:

Il più grande difetto della tecnologia OLED è legato alla vita dei composti organici che ne permettono l'operatività. Gli OLED blu, ad esempio, utilizzati per i flat display difficilmente superano le cinquemila ore – nettamente meno rispetto alle 50/60 mila ore degli LCD.
Recenti studi hanno provato che si migliorerà la durata del display arrivando alla capacità di durata degli lcd tradizionali.